Le rotazioni sono rappresentate dalla successione nel tempo di colture diverse, così che sullo stesso terreno una specie torna a intervalli opportunamente lunghi.
Una rotazione può durare più anni e quindi può essere: biennale, triennale e quadriennale.
Una rotazione biennale è caratterizzata nel 1°anno: coltura preparatrice e 2° anno: coltura sfruttante. Alcuni esempi possono essere i seguenti: 1° anno: maggese e 2° anno: frumento; o anche 1° anno: mais e 2° anno: frumento; ed ancora 1° anno: bietola e 2° anno: frumento.
Una rotazione triennale è caratterizzata nel 1°anno: coltura da rinnovo, 2° anno: coltura sfruttante e 3°anno: miglioratrice. Alcuni esempi possono essere i seguenti: 1°anno: pomodoro – 2° anno: frumento – 3°anno orzo o avena, o anche1° anno: maggese – 2° anno: frumento – 3°anno trifoglio pratense, ed ancora 1° anno: bietola – 2° anno: frumento – 3°anno orzo o avena.
Una rotazione quadriennale è caratterizzata nel 1°anno: coltura da rinnovo, 2° anno: coltura sfruttante, 3°anno: miglioratrice e 4° anno: coltura sfruttante. Alcuni esempi possono essere i seguenti: 1°anno: bietola – 2° anno: frumento – 3°anno: mais – 4°anno: frumento, o anche 1°anno: bietola – 2° anno: soia – 3°anno: mais – 4°anno: frumento, ed ancora 1°anno: maggese – 2° anno: frumento – 3°anno: loietto – 4°anno: loietto.
Inoltre, le rotazioni possono essere di due tipologie: 1) a ciclo chiuso, in cui si segue uno schema rigido predefinito che si ripete periodicamente a cicli poliennali di durata varia (3/5 anni); 2) a ciclo libero, in cui si segue uno schema non rigidamente predefinito che adotta comunque i principi di base dell’avvicendamento e che varia nel medio periodo, in funzione di fattori prevalentemente economici.
In quest’ultimo caso ci si riferisce all’andamento del mercato cioè rapporto tra volume della domanda e dell’offerta di una coltura.
Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA)Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (AA), sede di Bari
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