Gli effetti della rotazione di L. D’andrea

Gli effetti della rotazione di L. D’andrea

Con le rotazioni, ogni coltura produce, effetti sul comportamento della successiva, così nel terreno si hanno effetti chimici, fisici, biologici e ambientali.

Le principali azioni degli EFFETTI CHIMICI derivano dall’arricchimento o depauperamento di qualche elemento nutritivo o di qualche importante costituente, come la sostanza organica. Alcune colture sono particolarmente avide di certi elementi (ad esempio, le graminacee per l’azoto, le chenopodiacee per il potassio) e alla fine del loro ciclo lasciano il terreno impoverito, altre ancora come le leguminose arricchiscono il suolo di azoto in quantità spesso notevole. La sostanza organica è un’importantissima componente in quanto determina la fertilità del terreno. così che alla fine del ciclo, a seconda delle diverse colture, il bilancio di essa può chiudere, in attivo cioè lasciando dei residui, o in pareggio, o ancora chiude in passivo.

Gli EFFETTI FISICI possono essere considerati come un unico effetto che porta al miglioramento della qualità della struttura. Esso si esplica con le colture pratensi poiché esse esplicano una azione benefica di lunga durata a vantaggio delle colture in successione; con le colture da rinnovo (bietola, mais) che richiedendo lavorazioni profonde, lasciano un effetto residuo; con le colture che hanno apparati radicali profondi, si ha come conseguenza positiva il drenaggio del suolo. Inoltre, l’interramento dei residui vegetali ha come conseguenza un aumento della dotazione di sostanza organica per la coltura successiva e questo può portare ad un aumento delle rese.

L’avvicendamento influisce sugli EFFETTI BIOLOGICI, in quanto riesce a controllare le infestanti (con diserbanti o sarchiature a seconda delle colture), la diffusione e la propagazione dei parassiti (per esempio il ringrano che facilita la propagazione del Fusarium), ed anche il tipo di residui colturali che secondo la loro composizione (es. rapporto C/N) sono soggetti a umificazione più o meno spinta.

Gli EFFETTI AMBIENTALI hanno come benefici la maggiore biodiversità, valorizzazione del paesaggio, minori danni da erosione del terreno, minori rischi di lisciviazione di nitrati, maggior equilibrio dei fabbisogni idrici nel tempo, maggior efficienza dell’utilizzo agronomico dei reflui zootecnici.

Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA)Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (AA), sede di Bari

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